A Milano il primo condominio ad alte prestazioni
Dimezzati i consumi e le emissioni
Pubblicato il 4 July 2019
In questo inizio d’estate rovente, molti italiani hanno cercato un rimedio dall’afa acquistando condizionatori e ventilatori. Ma altre soluzioni in realtà sono possibili se ci si muove in largo anticipo: grazie a interventi più ampi, da sostenere anche con un mutuo ristrutturazione, è possibile non solo ridurre i consumi in inverno, ma ottenere anche una buona climatizzazione d’estate. Lo dimostra l’esperienza promossa in un condominio di Milano, in zona Porta Romana, nell’ambito del progetto Sharing Cities, a cui la città aderisce insieme a Londra e Lisbona. Il progetto, che ha una portata europea e un valore complessivo di 24 milioni di euro, ha consentito al Comune di intercettare risorse per circa 8,6 milioni di euro in cinque anni, da destinare sia a edifici privati che pubblici, per un totale di oltre 28.000 metri quadrati di unità residenziali.
Il condominio, realizzato negli anni 70, ha aderito al progetto SPICA, finanziato da Regione Lombardia e lanciato lo scorso anno da Teicos Group, Future Energy e Cefriel, per il controllo dei consumi energetici negli immobili milanesi.
La riqualificazione, che ha permesso di ridurre anche le emissioni inquinanti, ha coinvolto ogni parte comune dell’edificio: facciate, basamenti, sottotetti, cassonetti e finestre, fino agli impianti termici ed energetici, sostituiti da un nuovo ed efficiente generatore di calore e da pannelli fotovoltaici.
Grazie all’intervento di riqualificazione sono state dimezzati i consumi e le emissioni, ed è stata garantita una temperatura uniforme in tutti gli appartamenti, indipendentemente dall’esposizione.
Nel periodo di osservazione invernale (1° dicembre 2018- 1° gennaio 2019) la comparazione con un condominio simile, ma non riqualificato, ha mostrato un risparmio dei consumi del 59% e ha garantito una temperatura interna intorno ai 22 gradi, a fronte comunque di temperatura esterne non troppo rigide (circa 10 gradi in meno). Nei mesi estivi, invece, la temperatura media si è assestata sui 25 gradi, anche a fronte di picchi esterni di 32, un comfort che quindi limita la necessità di accendere i condizionatori.
Il progetto è particolarmente interessante ed è destinato a fare scuola data l’età media del nostro patrimonio edilizio. A determinare il buon esito della ristrutturazione è stata, però, la collaborazione pubblico-privato e l’impiego della tecnologia per misurare l’effettiva riduzione dei consumi.
L’intera riqualificazione è stata gestita in Bim (Building Information Modeling), una metodologia che consente di realizzare un modello informativo in continua evoluzione della storia dell’edificio e che permette di tener traccia di ogni intervento realizzato nel tempo.
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Il profilo dell'autore
Rosaria Barrile Rosaria Barrile, giornalista professionista nata a Milano e laureata in Scienze Politiche, ha iniziato nel 2004 ad occuparsi di prodotti e servizi bancari e assicurativi per conto di un periodico specializzato e da allora non ha mai smesso.
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