Surroghe in calo, importi in aumento

Secondo quanto osservato da EURISC, il sistema di Informazioni creditizie di Crif che si basa per il suo osservatorio sui dati relativi a oltre 85 milioni di posizioni creditizie reali (e non di semplici ricerche a fini conoscitivi), la riduzione delle richieste di mutuo nel mese di novembre avrebbe segnato addirittura un -20,4% rispetto allo stesso periodo del 2016. Va detto che il novembre 2016 aveva fatto registrare dati particolarmente positivi quanto alle richieste di mutui e, soprattutto, che all’epoca la dinamica dei tassi di interesse in caduta libera dava una spinta sostanziale al mercato delle surroghe e delle sostituzioni, il vero motore del boom di nuove richieste di finanziamenti per l’acquisto di case. Dal momento che tale spinta si è esaurita con i tassi ormai giunti ai minimi (e con i contratti in essere ormai estinti o già sostituiti o surrogati) ecco che appare la flessione.

I nuovi mutui invece, secondo Crif, al netto delle surroghe stanno in effetti dando man forte alla ripresa del mercato immobiliare, grazie anche all’aumento dell’importo medio richiesto, che in novembre ha raggiunto i 128.351 euro (+2,2% rispetto al 2016), il secondo valore più alto registrato negli ultimi cinque anni. Anche su questo dato si riflette la circostanza della “sparizione” delle surroghe: quando si chiede una surroga, infatti, solitamente lo si fa per importi inferiori rispetto a quelli di un mutuo totalmente nuovo, dal momento che, in parte, rl finanziamento è già stato rimborsato.

Aumenta anche l’orizzonte temporale del rimborso dei mutui, ad indicare una maggiore fiducia nell’avvenire (e contemporaneamente una volontà di non imporsi rate troppo pesanti che rischiano di diventare insostenibili) da parte chi decide di acquistare casa con un mutuo. Secondo Crif infatti il 70,4% del totale delle richieste si rivolge a classi di durata superiori ai 15 anni, percentuale in aumento del 3% rispetto allo stesso periodo del 2016.

Il quadro concorda con quanto evidenziato dal recente osservatori congiunti di Facile.it e Mutui.it che ha mostrato ad agosto 2017 un valore medio erogato ai mutuatari di 121.621 euro, in crescita del 7,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Anche gli importi medi risultano cresciuti del 3.38%, a quota 127.701 euro; importante notare quanto la forbice tra somme richieste ed erogate si stia riducendo, a testimonianza di una maggiore disponibilità delle banche, o di una migliore situazione economica di partenza dei richiedenti il mutuo. Aumenta, secondo l’Osservatorio, anche la percentuale del valore dell’immobile finanziata dalle banche: ad agosto 2017 si parla del 57% circa, il 5% n più dell’anno precedente, mentre il loan-to –value richiesto sfiora il 60%.

Quanto alla durata media dei mutui erogati, nell’agosto 2017 passa a 22 anni dai 20 dell’anno precedente, mentre il tasso richiesto preferito si è rivelato per il 70,42% del totale quello fisso. Calati in un anno del 4.42% i richiedenti un tasso variabile, mentre chi ha richiesto un tasso misto – un’alternativa da considerare in un periodo di transizione come quello presente - è passato da una quota del 2,35% al 4,71%.

4 December 2017 di

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