Il nuovo regolamento mutui inps

Si rinnova anche per il 2017 la possibilità di accedere ad un mutuo edilizio agevolato Inps per l’acquisto della casa da parte di ex dipendenti pubblici. Si tratta dei cosiddetti mutui ex-Inpdap, ente che dal 2012 è confluito nel principale istituto previdenziale italiano. Vediamo quali sono le principali linee guida del regolamento previsto per quest’anno.

A poter beneficiare dei mutui agevolati Inps, come sempre, sono solo alcune tipologie di soggetti, in particolare i dipendenti pubblici statali che risultano attivi, con contratto a tempo indeterminato, e iscritti con anzianità di almeno un anno alla Gestione Unitaria delle Prestazioni Creditizie e sociali. Oppure possono richiederlo i pensionati iscritti con gli stessi requisiti.

Si possono chiedere mutui, garantiti da ipoteca sull’immobile, per l’acquisto della prima casa oppure per ristrutturazione o costruzione dell’abitazione principale. Occorre però rispettare alcuni “paletti”: non si può infatti richiedere alcun finanziamento per case che appartengano alla categoria di lusso, oppure situate all’estero, date in locazione oppure che siano già ipotecate o oggetto di privilegi o garanzie reali. Perché il finanziamento sia erogato, inoltre, il richiedente e la sua famiglia devono avere la residenza nell’immobile in questione.

Le somme erogabili possono arrivare a 300 mila euro per l’acquisto della prima casa e 150 mila per la ristrutturazione, mentre i tempi di rimborso possono andare dai 10 ai 30 anni, con intervalli di cinque anni e con rateizzazione massima di 15 anni in caso il mutuatario abbia più di 56 anni.

Per ottenere il mutui Inps la domanda va inoltrata via web entro precise scadenze: dal 1 al 10 gennaio per il primo quadrimestre, dal 1 al 10 maggio per il secondo quadrimestre e dal 1 al 10 settembre per il terzo quadrimestre. Per farlo basta accedere al sito Inps utilizzando codice fiscale e pin.

Nella domanda da compilare occorre inserire le proprie generalità (nome e cognome, sesso, data e luogo di nascita, indirizzo, dati dell’eventuale cointestatario); indicare l’importo che si intende richiedere; specificare la tipologia di tasso desiderata (fisso o variabile) e la durata. A seconda della tipologia e delle caratteristiche del mutuo, i passaggi da seguire saranno differenti.

Bisogna infine precisare che i tassi di interesse per i mutui Inps sono stati modificati per quanto riguarda il 2017. I tassi di interesse per i mutui a tasso fisso sono infatti ora calcolati sulla base del loan to value (ovvero del rapporto tra importo del finanziamento e valore dell’immobile da finanziare), in modo che lo spread applicato oltre al tasso sia inferiore quanto più è bassa la somma richiesta rispetto al costo della casa: più l’importo è alto, infatti, più l’operazione è rischiosa per la banca che lo eroga. Altro parametro per la variazione dei tassi è la durata del mutuo: più lunga la durata, più “svantaggiosi” i tassi.

I nuovi tassi entrano in vigore dal 1 luglio prossimo per tutti i nuovi mutui a tasso fisso o per quelli, sempre a tasso fisso, preesistenti, su domanda dei mutuatari che non risultino morosi a tale data. Per chi non ne fa richiesta, si continua ad applicare il tasso di interesse preesistente. Maggiori particolari più l’elenco dei tassi di interesse in vigore si trovano visitando questo link:  https://www.inps.it/docallegatiNP//Mig/AllegatiNews/Avviso_nuovi_tassi_fissi.pdf

28 June 2017 di

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