I mutui offset: quali sono i vantaggi?

Un mutuo conveniente, ma solo per i correntisti. È il cosiddetto “mutuo offset”, un tipo particolare di finanziamento nato in Gran Bretagna e sbarcato in Italia da meno di dieci anni. E’ un tipo di mutuo poco diffuso, dal momento che occorre avere già molto denaro a disposizione per potervi accedere. Nondimeno è una formula particolare che vale la pena tenere presente anche in caso di investimenti importanti.

Il mutuo offset è  un mutuo abbinato ad un conto corrente qualora questo sia sufficientemente consistente, cosa che consente di compensare gli interessi passivi del mutuo con quelli attivi del conto corrente, eliminando di fatto questa voce di spesa. Ovviamente parliamo di conti correnti di un certo spessore: più alto il saldo medio, minori gli interessi di mutuo. Considerando, poi, che solitamente i mutui offset sono a tasso variabile, consentono così un doppio vantaggio, dal momento che la scelta di questo tipo di tasso può essere fatta in un momento tale – come quello presente - da approfittare del costo del denaro ai minimi.

Come si calcolano gli interessi dei mutui offset? Ci sono due modalità per determinare gli interesse: nel primo caso si ricalcolano mensilmente sottraendo al capitale residuo del prestito la giacenza media del conto corrente. Ad esempio, se il capitale residuo fosse di 120 mila euro e avessimo 50 mila euro di giacenza media, gli interessi si calcolerebbero solo su 70 mila euro. Il che significa un bel risparmio.

Un altro modo per calcolare gli interessi è quella, come si diceva più sopra, di compensare gli interessi attivi del conto corrente con quelli passivi del mutuo. In questo caso però, bisognerebbe prima detrarre dagli interessi attivi del conto le ritenute fiscali, e quindi il conteggio potrebbe risultare meno conveniente.

Tra i vantaggi di questo mutuo, oltre al risparmio sui tassi di interesse, c’è il fatto di disporre già a priori del conto corrente che di solito occorre aprire appositamente in abbinamento al mutuo. Le banche infatti quasi sempre obbligano il mutuatario a diventare correntista dell’istituto di credito come condizione per poter accedere al finanziamento. In questo caso invece è la stipula del mutuo che segue l’apertura del conto, e non viceversa. In caso di conti cointestati, poi, il mutuo può essere concesso anche se a richiederlo è uno solo degli intestatari; ma farà comunque fede la somma totale depositata sul conto, sicuramente superiore rispetto a quella di un conto corrente con un unico intestatario. Inoltre, contrarre questo tipo di mutuo non implica alcuna spesa aggiuntiva per istruttoria, perizia e oneri vari, che risultano esattamente pari a quelli di qualsiasi altro mutuo.

Ovviamente non si può consigliare questo genere di mutuo a chi non disponga di un’adeguata liquidità o versi in condizioni lavorative poco stabili.

19 January 2018 di

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