La ripresa del mercato made in Usa

Pubblicato il 21 October 2016

Il mercato immobiliare negli Stati Uniti è di nuovo in forma dopo la crisi degli ultimi anni. Secondo l’indice S&P Case Shiller, che monitora i costi immobiliari nelle venti maggiori aree metropolitane americane, i prezzi delle case, a luglio, sono cresciuti dello 0,6% con un incremento su base annua del 5%, tornando dunque ai livelli del 2006, l'annus horribilis in cui scoppiò il disastro dei mutui subprime. La ripresa del mercato si porta dietro quella dei mutui: la Mortgage bankers associations, l'associazione nazionale statunitense che rappresenta il settore della finanza immobiliare, ha rilevato la crescita della domanda di mutui nel Paese, anche quelli che da noi sono mutui prima casa, con parecchie richieste di surroghe e sostituzioni. Secondo gli esperti, parecchio del merito va ascritto alla millennial generation, che rappresenta la percentuale più alta di nuovi compratori, favoriti dai bassi tassi di disoccupazione e dai tassi ai minimi per ciò che concerne i mutui.

Florida la più gettonata. A trainare la ripresa del mercato immobiliare made in Usa è la domanda crescente da parte degli investitori stranieri che vogliono comprare casa negli Stati Uniti. Perlopiù si tratta di cinesi, messicani, inglesi, francesi e indiani: le città più richieste sono Los Angeles, San Francisco, New York e Seattle. A livello di Stati, i mercati più gettonati sono quelli della Florida (21%) e della California (16%). Il posto più caro risulta essere Manhattan, a New York: qui il costo delle case arriva a 22.000 dollari al metro quadro. Tra le mete più costose c'è Miami Beach, in Florida, con 9.100 dollari al metro quadrato mentre a Brooklyn, sempre New York, il prezzo scende a 5.200 dollari al metro quadro, risalendo di parecchio a Boston (4.350 dollari al mq), a Seattle (3.000 dollari al mq) e a Denver (2.560 dollari al mq). Le città più grandi e più economiche risultano essere San Antonio, con 1.130 dollari al metro quadrato, Philadelphia con 1.500 dollari al mq e Chicago con 1.410 dollari al metro quadro.

Attenzione al tornado. Dato interessante da mettere in rilievo è che il mercato immobiliare statunitense risulta essere legato alla predisposizione che il territorio evidenzia a eventi avversi come uragani, tornado, terremoti, inondazioni, incendi e grandinate. Il particolare viene fuori da una ricerca di Attom data solutions, società di consulenza californiana, secondo cui, nei primi sei mesi di quest'anno, nei cinque stati considerati meno rischiosi le vendite di abitazioni sono cresciute del 4,2% rispetto allo stesso periodo del 2015, mentre nei cinque Stati più soggetti a catastrofi naturali, il mercato immobiliare è cresciuto soltantoo dell'1,9%. 

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Il profilo dell'autore

Franco Canevesio Franco Canevesio, genovese, è giornalista professionista specializzato in economia e Borsa.

All'inizio negli anni '90 si è occupato di cronaca su La Repubblica lavorando al contempo come giornalista in alcune televisioni libere liguri. A Milano è stato redattore capo di Italia-iNvest.com, primo sito italiano specializzato in economia. Ha lavorato al sito “Lettera finanziaria” di Giuseppe Turani. Sulla carta stampata ha lavorato con Affari & Finanza ed è stato caporedattore di Finanza e Mercati. Attualmente lavora a MF-Milano Finanza.

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