Cosa sapere prima di stipulare

Con le modifiche in atto e il calo dei tassi, forse molti italiani che finora non hanno pensato ad acquistare o a ristrutturare casa ci stanno pensando. Sperando quindi che al più presto si abbiano leggi chiare in materia di casa, vediamo in generale quali sono le cose da sapere quando si sta per stipulare un contratto di mutuo.

Innanzitutto mai recarsi in banca senza essersi già informati. L’occhio del padrone ingrassa il cavallo, quindi, dal momento che il mutuo è qualcosa che ci terrà compagnia probabilmente per decenni, è il caso di non arrivare in banca totalmente impreparati sul tema. Spesso infatti le banche hanno dei prodotti pensati, più che per l’interesse del mutuatario, per l’interesse della banca stessa, e non vorremmo mai che il secondo prevalesse sul primo.

Prima di firmare, quindi, è bene essere consapevoli dei propri diritti, chiedere diversi preventivi, consultare i fogli informativi e i documenti di sintesi dei contratti proposti e il modello ESIS (European standardised information sheet), che riporta le condizioni specifiche per ogni tipo di mutuo, tutta documentazione gratuita che la banca è tenuta a fornire per trasparenza (se rifiuta di farlo è un buon motivo per dubitarne!) e che può assicurarci di non stare scegliendo un mutuo non conveniente per le nostre esigenze (o peggio, usurario). Nessuna formazione speciale è necessaria per capire queste cose, solo l’impegno ad informarsi e a non vergognarsi di chiedere chiarimenti alle banche, le quali sono tenute a fornire risposte chiare ed esaurienti.

Individuato il mutuo che ci interessa, e accertato che l’immobile che vogliamo acquistare è libero da problemi burocratici di varia natura che potrebbero complicare le cose, è bene chiedere alla banca l’effettiva disponibilità ad accettare come garanzia l’immobile in questione e a non pretendere altre garanzie, specificando bene eventuali clausole che possano definire meglio la situazione. Una volta scelto il nostro mutuo, prima della firma abbiamo inoltre diritto – a volte dietro pagamento - a ricevere una copia esatta del contratto, da esaminare. In questa sede bisogna are attenzione a tutte le voci di spesa e a tutti i parametri, per assicurarsi che il mutuo sia legale e non usurario.

I tassi base applicabili in media sono definiti ogni tre mesi dalla Banca d’Italia: gli interessi non possono quindi, al momento della firma, superare questi tassi maggiorati del 4,25%. Nel calcolo va incluso non solo l’interesse palese, ma tutte le voci di spesa e le eventuali penali per il ritardo nei pagamenti o per l’estinzione anticipata del contratto. Queste ultime penali spesso sono nascoste sotto forma di spese di chiusura o di maggiorazione dell’interesse: occorre fare attenzione.

Una volta stipulato il contratto, effettuato il compromesso, in attesa che l’erogazione del mutuo diventi effettiva, è meglio poi farsi assicurare dalla banca, possibilmente in forma scritta, che il finanziamento sarà poi effettivamente erogato, onde evitare ripensamenti da parte dell’istituto di credito all’ultimo minuto.

Un’altra cosa su cui vale la pena sincerarsi è che l’istituto a cui ci rivolgiamo aderisca al Fondo interbancario per la tutela dei depositi, che garantisce i depositi fino a 100 mila euro anche in caso di bancarotta. Con i tempi che corrono e i fallimenti sempre dietro l’angolo, sapere di avere una copertura in caso di indisponibilità finanziaria della banca è una tranquillità in più

22 January 2014 di

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